Home > Blog > Senza categoria > Gioco storia: cavalli e cammelli

Gioco storia: cavalli e cammelli

Cavalli e cammelli è un gioco storia veloce da preparare che unisce il movimento che piace a tutti i bimbi allo sviluppo della capacità di attenzione e del saper ascoltare (questo sì che è un gran bel obiettivo ;)).

Di seguito la video spiegazione e quindi la gioco storia che ho scritto e  che potete copiare ed incollare o stampare direttamente assieme a questa pagina per realizzare il gioco.

 

Cavalli e cammelli
C’era una volta nel felice e favoloso regno di Sarzanello una bellissima e  meravigliosisssima principessa, il suo nome era Artemisia. Le piacevano un sacco i  sottaceti fruttati, le torte salate al gusto di puzzola, la burrobirra ma soprattutto e naturalmente i  CAVALLI. Un giorno la strabella principessa venne rapita da un  cattivissimo drago, il drago Arturo, che la portò su sulle nevosissime montagne del  regno di Sarzanello.

Allora i migliori cavalieri del regno si proposero per tentare di  salvarla. Siccome, si sa, i draghi sputano caterve di fuoco, i cavalieri ebbero la  brillante idea di usare dei  CAMMELLI. Già, se avessero usato dei  CAVALLI, dove  avrebbero preso l’acqua per spegnere l’alito giusto un po’ pesante del drago Arturo?  Così, invece, senza portarsela sui carri o in qualche altro modo da casa,  avrebbero potuto fare un buchino nelle sacche dei carichi CAMMELLI e tirarne fuori  tutta l’acqua di cui avevano bisogno. Anche se l’idea era molto bella, i CAVALLI del  felice e favoloso regno di Sarzanello non la presero molto bene. Di solito erano loro i  compagni dei cavalieri, ed ora essere sostituiti da dei cavolo di  CAMMELLI proprio non gli andava giù. Così decisero di andare da soli a liberare la bellissima e  meravigliosissima principessa Artemisia.

Come i CAVALLI avevano previsto, i cavalieri e i CAMMELLI erano in ritardo, e furono loro  ad arrivare per primi. Ma a quel punto si accorsero di non aver preparato  nessun piano. Pensa che ti pensa i CAVALLI decisero che dovevano assolutamente  scoprire il punto debole del drago Arturo, perché si sa, ogni buon drago cattivo ha il  suo punto debole. Decisero di chiedere al mago Genoveffo che era un mago buono a  cui soprattutto stava sulle scatole il drago Arturo perché una volta gli aveva bruciato le  sue bellissime collezioni di cappelli e di CAVALLI di peluche. Il mago Genoveffo,  che abitava proprio due montagne più su, gli disse che in effetti la storia dei  CAMMELLI era piuttosto strana e che lui li poteva aiutare. Prima di tutto dovevano far  si che tutti i CAMMELLI morissero di sete così si sarebbero tenuti la loro acqua e i
cavalieri sarebbero rimasti senza un goccio da usare contro il drago Arturo.

“Ma  come?” risposero i CAVALLI che non riuscivano a capire come si potesse avere  sete in mezzo a tutta quella neve. Allora il mago Genoveffo tirò fuori dal suo calderone  un mucchio di patatine fritte che avrebbero fatto venire sete persino… persino a dei  CAMMELLI in mezzo alla neve. Ma come fare per allontanare il drago Arturo? Il mago  Genoveffo gli disse allora che quella era la parte più semplice, perché come si sa che gli elefanti hanno paura dei topi così i draghi cattivi hanno paura dei cactus, delle  caramelle alla nocciola, dei calamari giganti, dei calzetti sporchi, dei  canditi alla pesca e dei CAMMELLI.

Tutti contenti i CAVALLI corsero a capofitto e fecero quanto detto. Ma mai e  poi mai i  CAVALLI  potevano pensare che le patatine se le sarebbero mangiate i  cavalieri e che i  CAMMELLI  sarebbero rimasti all’asciutto. Così mentre i  cavalieri erano impegnati a sgranocchiare senza pensare alla bellissima e  meravigliosissima principessa Artemisia i  CAVALLI  presero dei  CAMMELLI  e li  portarono su alla casa del drago Arturo.

Come aveva detto il buon mago Genoveffo,  alla vista di quella carica di CAMMELLI il drago Arturo scappò via di corsa e così i  coraggiosi  CAVALLI liberarono la bella principessa, Ma la bellissima e  meravigliosissima principessa Artemisia si arrabbiò perché in verità si era fatta rapire  apposta per venire salvata dai CAVALIERI e così trovare marito. Allora, ritornati tutti al  grandissimo castello del non più felice ma sempre favoloso regno di Sarzanello, la  principessa Artemisia ordinò ai CAMMELLI di tornarsene nel deserto e ai  cavalieri di non farsi mai venire delle così “belle” idee e ai CAVALLI di non salvare più nessuna  bella principessa.